I dipinti
Il patrimonio dei Musei Civici di Domodossola è stato oggetto di successivi riallestimenti e dal 2021 i dipinti sono in parte esposti al secondo piano dei nuovi Musei Civici di Palazzo San Francesco, altri sono ancora conservati nelle sale e nei depositi di Palazzo Silva. Meritano di essere segnalate le opere di Federico Ashton (1836-1904), tutte collocate nella “sala da pranzo” del pianterreno; pur essendo di origini milanesi, il suo legame con le nostre valli, che ritrasse incessantemente, gli meritò l’appellativo di “pittore della montagna”.
Al primo piano, nella sala in cui è stata riallestita la “cappella gentilizia”, è appesa, come pala d’altare, la Visitazione, copia attribuita a Carlo Mellerio (1620-post 1685) della più celebre opera di Tanzio da Varallo. Altri soggetti religiosi si trovano proseguendo la visita. Degno di nota è l’originale Ex voto alla Vergine, con i santi Rocco e Sebastiano e il committente inginocchiato.
Più eterogenei i soggetti appesi nella camera da letto, come la Natura morta con pernici (seconda metà XVII secolo), di ambito olandese, il bel Gesù Bambino dormiente (1761) di Joseph De Sanctis o i dipinti a sfondo paesaggistico La predica di San Giovanni e due Paesaggi con figure, tra loro en pendant.
La collezione di mineralogia e geologia
La collezione conta più di mille campioni. Un primo nucleo venne donato alla Fondazione a fine Ottocento da Giulio Bazzetta. Fu poi integrata con le donazioni di più di 80 collezionisti e appassionati locali.
Vi sono campioni raccolti nella Val d’Ossola, zona caratterizzata da grande varietà geologica, quindi ricca di cave e miniere. Non mancano esemplari provenienti da varie località del Piemonte, da altre regioni italiane e da svariate parti del mondo. Tra i donatori si ricorda “G. Spezia”, l’inventore del metodo per la produzione del quarzo sintetico.