La armi in asta
La collezione d’armi di Palazzo Silva è composta da manufatti tra loro eterogenei. Non è un corpus collezionato secondo criteri storici o ambientali ma ha attinto da diverse provenienze, specialmente grazie alle donazioni. In seguito agli importanti interventi di restauro dell’edificio nel 1886 si commissionò una prima rastrelliera per l’esposizione delle armi già presenti nella collezione museale. Le vicende che portarono alla costituzione della collezione si riflettono direttamente sulla natura variegata dei pezzi; ciononostante l’insieme risulta ben assortito e vi si trovano diversi oggetti di notevole interesse storico.


Le armi in asta europee
Nelle sale del palazzo si trovano diversi trofei d’armi, formati da panoplie di corazze, elmi, spade e armi d’asta. Quest’ultime sono numerose e curiose per tipologia. Si tratta sia di armi autentiche sia di copie del XIX secolo. Tra le armi originali vi sono un discreto numero di alabarde, di diversa fattura e provenienza, databili prevalentemente tra il XVI e il XVII secolo. Nelle panoplie si trovano poi due ronconi con tracce di decorazioni, una corsesca a raffi ridotti, uno spuntone da breccia, una mezza picca da ufficiale, una partigianetta da sergente e un particolare ronconcino a forca. Curioso è un bell’esemplare di buttafuori, arma di origine civile della lunghezza di un bastone da pellegrino che cela al suo interno una lunga lama a quadrello, estraibile tramite un meccanismo di rilascio. Nella collezione si trovano poi diversi esemplari prodotti probabilmente per essere utilizzati a scopo celebrativo, durante occasioni pubbliche, civili e religiose.