I copricapi militari
A Palazzo Silva sono conservati diversi copricapi militari, di seguito sono evidenziati i quattro in esposizione:
Elmo da Dragone, Regno di Sardegna (Piemonte, regnando Carlo Alberto),
ca. 1845
Leggenda vuole che questo elmo di cavalleria sia stato disegnato dal celebre scultore veneto Antonio Canova. Dal sapore neoclassico / ellenico fu apprezzato tanto da essere utilizzato praticamente inalterato dai più prestigiosi reggimenti di cavalleria (i quattro reggimenti dei Dragoni, o cavalleria “grossa”), fino al 1943. Fu sostituito dall’elmetto metallico francese m. 1915.
Pickelhaube di Fanteria, 9° Reggimento Granatieri “Graf Gneisenau” Corpo d’armata della Pomerania, modello 1867.
Questo elmetto serviva per difendere la testa dei soldati di fanteria dai fendenti di sciabola grazie al “chiodo” (“pickel”) che ne deviava i colpi. Funzionava bene anche perché alzava la sagoma dei militari, intimorendo il nemico. Risale alla guerra franco prussiana e le guardie a cavallo del re d’Inghilterra lo indossano ancora oggi a Londra.
Elmo bavarese modello 1845 per militari di artiglieria
Questo raro – e praticamente intonso – elmetto in cuoio, porta il fregio “L” coronata del celebre, misterioso e sfortunato re di Baviera Ludwig II (regnò da marzo 1864 a giugno 1886). La sua forma “latina”, con la cresta in lana, distingueva la Baviera, regno cattolico del sud della Germania, dal pickelhaube della Prussia protestante.
“Shako” Piemontese da ufficiale della Guardia Nazionale da alta uniforme, 1848/49
La Guardia Nazionale ebbe un ruolo importante nel risorgimento nazionale, partecipando a combattimenti e difendendo l'”interesse della Patria”. Le guardie nazionali, di origine francese, ebbero un ruolo importante nella lotta al brigantaggio (1861-1865) e vennero sciolte nel 1876 perché poco efficaci nella terza guerra d’Indipendenza (1866). I simboli presenti sul copricapo affermano la proposta politico-militare e in particolare il ruolo di regia di potenza del Regno di Sardegna (ovvero il Piemonte), quale fondatore di un’Italia unita.
