Venerdì 13 dicembre alle ore 16:00, sabato 14 dicembre alle ore 15:30 e domenica 15 dicembre alle ore 10:30 visite guidate alla mostra “I tempi...
Evento su prenotazione. In occasione dell’ultimo mese di apertura della mostra “Misurare il tempo e seguire le stelle. Ricostruzioni di Guido Dresti” a Palazzo Silva,...
Dal giovedì alla domenica, previa prenotazione, visite guidate alla mostra I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte a cura delle operatrici museali negli...
Una nuova grande mostra sarà ospitata dai Musei civici “Gian Giacomo Galletti” in Palazzo San Francesco a Domodossola dal 18 luglio al 12 gennaio 2025.
Con Rubens, Carracci e Guido Reni, passando per Pompeo Batoni e Canova, fino ai contemporanei Funi, Sironi, de Chirico e Magritte, le opere in mostra evidenziano il costante riferimento, attraverso i secoli, ai modelli e ai valori formali e spirituali della classicità. Punto nevralgico di riferimento, infatti, è la statuaria classica d’età romana del Museo Nazionale Romano e delle Terme di Diocleziano che verrà esposta per la prima volta nel capoluogo ossolano.
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Dal 14 luglio (inaugurazione il 13 luglio alle ore 17 presso la Cappella Mellerio e a seguire visita guidata con Guido Dresti) al 29 settembre 2024, attraverso le ricostruzioni di Guido Dresti e gli orologi solari e meccanici presenti nella collezione permanente di Palazzo Silva, la mostra indaga la misurazione del tempo e lo stretto legame tra astrologia e astronomia.
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Aperture straordinarie e nei giorni festivi del Museo di Palazzo San Francesco di Domodossola fino al 1° gennaio 2025 (clicca per vedere giorni ed orari)
La luce è la protagonista di questa esposizione che attraversa i secoli e le nazioni. Gli effetti della luce sono indagati in una selezione di più di 40 opere distribuite tra le navate di Palazzo San Francesco in un allestimento pensato per creare effetti di luce, sia per i dipinti sia per il visitatore, invitato a percorrere un’esposizione sensoriale grazie alla illuminazione controllata e alle quinte sceniche. Nella prima sezione sono collocati i dipinti “ a lume di candela ”: la protagonista è la fonte luminosa, sprigionata da candele o tizzoni.