Il sipario restaurato
Il cronista, che dava l’annuncio del Nuovo sipario del teatro Galletti sulle pagine della rivista “Cronaca della Fondazione Galletti” per l’anno 1882, lamentava di non aver «avuto la fortuna di assistere allo scoprimento di questa bellissima tela quando fu illuminata colla luce artificiale…». A distanza di centoquarant’anni ai cittadini di Domodossola si ripresenta l’eccezionale occasione di assistere – quasi una ‘prima’ del teatro – all’esposizione del medesimo sipario. Il grande dipinto è giunto fino a noi in maniera più che fortunata dal momento che ha superato due guerre mondiali, la chiusura del teatro, i danni del tempo: da un lato la sorte, che ha fatto sì che il sipario non subisse incendi e mutilazioni, dall’altro la sensibilità di molte persone le quali, prima, lo hanno messo in sicurezza e, poi, ne hanno promosso il restauro. A termine del restauro, al sipario e al suo autore – il vigezzino Bernardino Bonardi – è dedicata una mostra. Per l’occasione sono studiati ed esposti vari bozzetti inediti di scenari teatrali per opere liriche, realizzati dal pittore quando lavorava come scenografo al Teatro Reale di Madrid.