Collezione Archeologica
La sezione archeologica, formata a partire da una prima donazione numismatica nel 1875, raccoglie le testimonianze di civiltà di varia provenienza geografica a partire dal Neolitico fino all’epoca romana.
I reperti hanno una svariata provenienza: Val d’Ossola, Italia settentrionale, Roma, Magna Grecia ed Egitto.
I pezzi sono stati donati da più di 40 benefattori, locali e non, fra i quali il vigezzino Giacomo Pollini: a fine ‘800 donò diversi manufatti locali, piemontesi e lombardi, a cui si aggiungono quelli egizi, che raccolse durante un viaggio nel continente africano. Si ricordano altri due importanti nomi: Enrico Bianchetti, il quale nel 1890 donò alla Fondazione i reperti rinvenuti nella necropoli di Ornavasso, e Felice Mellerio che contribuì alla collezione archeologica con i corredi funerari da lui rinvenuti a Masera nel 1892.
La collezione di mineralogia e geologia
La collezione conta più di mille campioni. Un primo nucleo venne donato alla Fondazione a fine Ottocento da Giulio Bazzetta. Fu poi integrata con le donazioni di più di 80 collezionisti e appassionati locali.
Vi sono campioni raccolti nella Val d’Ossola, zona caratterizzata da grande varietà geologica, quindi ricca di cave e miniere. Non mancano esemplari provenienti da varie località del Piemonte, da altre regioni italiane e da svariate parti del mondo. Tra i donatori si ricorda “G. Spezia”, l’inventore del metodo per la produzione del quarzo sintetico.